C�era una volta Sergio Leone - Ara Pacis, Lungotevere in Augusta (angolo
via Tomacelli) - Roma
(Foto: Il foro - ElioCiol©)
Mostra in corso dal 17 dicembre 2019 al 3 maggio 2020
Una mostra all'Ara Pacis celebra, a 30 anni dalla morte e a 90 dalla sua nascita, uno dei miti assoluti del cinema italiano.
Promossa dall'Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale � Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, l�esposizione arriva in Italia dopo il successo dello scorso
anno alla Cin�math�que Fran�aise di Parigi, istituzione co-produttrice dell'allestimento
romano insieme alla Fondazione Cineteca di Bologna.
La mostra � realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attivit� Culturali e
per il Turismo, in collaborazione con Istituto Luce � Cinecitt�, Minist�re de la culture
(Francia), CNC � Centre national du cin�ma et de l'image anim�e, SIAE e grazie a Rai
Teche, Leone Film Group, Unidis Jolly Film, Unione Sanitaria Internazionale,
Romana Gruppi Elettrogeni Cinematografici. Digital Imaging Partner: Canon. Sponsor
tecnici: Italiana Assicurazioni, Hotel Eden Roma, Bonaveri. l'ideazione � di Equa di
Camilla Morabito e il supporto organizzativo di Z�tema Progetto Cultura.
Il percorso espositivo � curato dal direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca
Farinelli, in collaborazione con Rosaria Gioia e Antonio Bigini � racconta di un universo
sconfinato, quello di Sergio Leone, che affonda le radici nella sua stessa tradizione
familiare: il padre, regista nell'epoca d�oro del muto italiano, sceglid'A lo pseudonimo di
Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzd'A l�occhio firmando a sua volta Per un pugno di
dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson.
Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone
cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine
nel progetto di una vita: C�era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film
di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono,
purtroppo, solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa. Leone, infatti, non amava
scrivere. Era, piuttosto, un narratore orale che sviluppava i suoi film raccontandoli agli
amici, agli sceneggiatori, ai produttori, all'infinito, quasi come gli antichi cantori che hanno
creato l�epica omerica. Ma ci� nonostante, il suo lascito � enorme, un�eredit� creativa di
cui solo oggi si comincia a comprendere la portata. I suoi film sono, infatti, �la Bibbia� su
cui gli studenti di cinema di tutto il mondo imparano il linguaggio cinematografico, mentre
molti dei registi contemporanei, da Martin Scorsese a Steven Spielberg, da Francis Ford
Coppola a Quentin Tarantino, da George Lucas a John Woo, da Clint Eastwood ad Ang
Lee continuano a riconoscere il loro debito nei confronti del suo cinema.
Le radici del cinema di Sergio Leone affondano, naturalmente, anche nell'amore per i
classici del passato � in mostra i film dei giganti del western, da John Ford a Anthony
Mann � e rivelano un gusto per l�architettura e l�arte figurativa che ritroviamo nella
costruzione delle scenografie e delle inquadrature, dai campi lunghi dei paesaggi
metafisici suggeriti da De Chirico, all'esplicita citazione dell'opera Love di Robert Indiana,
straordinario simbolo, in C�era una volta in America, di un inequivocabile salto in un�epoca
nuova. Per Leone la fiaba � il cinema.
Il desiderio di raccontare i miti (il West, la
Rivoluzione, l�America) utilizzando la memoria del cinema e la libert� della fiaba, entra
pd'A sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e
attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone pu�
permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione
documentaria per il mito curando ogni minimo dettaglio. Perch� una favola
cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia
accadendo realmente.
Grazie ai preziosi materiali d�archivio della famiglia Leone e di Unidis Jolly Film i
visitatori entreranno nello studio di Sergio, dove nascevano le idee per il suo cinema, con i
suoi cimeli personali e la sua libreria, per poi immergersi nei suoi film attraverso modellini,
scenografie, bozzetti, costumi, oggetti di scena, sequenze indimenticabili e una
costellazione di magnifiche fotografie, quelle di un maestro del set come Angelo Novi,
che ha seguito tutto il lavoro di Sergio Leone a partire da C�era una volta il West.
Seguendo queste tracce, la mostra C�era una volta Sergio Leone sar� quindi suddivisa in
diverse sezioni: Cittadino del cinema, Le fonti dell'immaginario, Laboratorio Leone, C�era
una volta in America, Leningrado e oltre, dedicata all'ultimo progetto incompiuto, L�eredit�
Leone. Sar� inoltre pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna il volume La rivoluzione
Sergio Leone, a cura di Christopher Frayling e Gian Luca Farinelli.
Orari: dalle 9.30
alle 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Biglietti:
intero € 11, ridotto € 9. Gratuito fino a 6 anni.
Informazioni:
+39.06.39967500
Sito web: Ara
Pacis |