Valadier. Splendore nella Roma del Settecento - Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese, 5 - Roma
Mostra
in corso dal 30 ottobre 2019 al 2 febbraio 2020
Una grande mostra su Luigi Valadier, celebre orafo, argentiere e bronzista italiano del suo tempo: oltre 90 opere tra sculture sacre e arredi liturgici, argenti, bronzi, arredi da tavola, metalli dorati con marmi e pietre dure, disegni.
Comunicato stampa della Mostra Valadier. Splendore nella Roma del Settecento
VALADIER. Splendore nella Roma del Settecento � la grande mostra monografica
che la Galleria Borghese dedica in autunno a Luigi Valadier, il più celebre orafo,
argentiere e bronzista italiano del suo tempo.
Motivo ispiratore dell'esposizione, curata da Anna Coliva, � il profondo legame tra i Borghese e Valadier, di cui sono state riunite all'incirca novanta opere �
sculture sacre e arredi liturgici, argenti profani, bronzi, arredi da tavola, metalli
dorati con marmi e pietre dure, disegni � nelle sale del Museo, creando un�occasione unica e difficilmente ripetibile per conoscere e studiare la sua vastissima
produzione. Luigi Valadier fu infatti un genius loci della Villa, tra le menti più
brillanti e creative al servizio del principe Marcantonio e del progetto di riconfigurazione dell'edificio affidato all'architetto Antonio Asprucci.
Concesse da importanti istituzioni internazionali e da collezioni private,
le opere in mostra costituiscono un insieme straordinario con casi di assoluta eccezionalit� come le monumentali lampade d�argento per il santuario di
Santiago de Compostela, partite da Roma nel 1764 e mai più rientrate prima di
questa occasione n� mai prestate in precedenza, che saranno esposte a una
distanza molto ravvicinata rispetto alla loro posizione ordinaria. Anche l'imponente bronzo del San Giovanni Battista dal Battistero San Giovanni in Fonte al
Laterano, restaurato in occasione della mostra, � esposto per la prima volta al
di fuori della sua nicchia e visibile nelle sue parti usualmente nascoste.
Nel percorso espositivo sono presenti tutte le tipologie e le tecniche artistiche con cui si � misurato il grande artista, e la varietà � illustrata da una grande
quantit� di oggetti per ciascuna tipologia. Si susseguono opere sacre come il
servizio per pontificale del Cardinal Orsini da Muro Lucano e come le statue di
santi dall'altare della cattedrale di Monreale; bronzi come le grandi riproduzioni di statue antiche realizzate da Valadier per sovrani e principi europei, provenienti dal Louvre; i preziosi oggetti di arredo, dai servizi da tavola agli orologi
e ai bronzetti, fino al mirabile sostegno in marmi, bronzo e cristallo di rocca
del cammeo di Augusto, eseguito per il Museo Sacro e Profano in Vaticano; le
straordinarie invenzioni dei deser, trionfali centrotavola, come quello ordinato
dal Bal� di Breteuil e poi venduto a Caterina II di Russia, oggi a San Pietroburgo,
o la ricostruzione del tempio di Iside a Pompei per Maria Carolina d�Austria, dal
Museo di Capodimonte.
Una sezione importante � dedicata ai disegni, strumento fondamentale per
comprendere l�evolversi del procedimento creativo di Valadier dall'ideazione
alla realizzazione dell'opera. La sezione include il prezioso album della Pinacoteca Comunale di Faenza, che viene per la prima volta interamente catalogato e pubblicato in occasione della mostra, del quale � visibile una selezione
di disegni attraverso riproduzioni digitali. I disegni offrono anche, spesso, la
testimonianza di opere oggi disperse, ed � il caso del servizio in argento dorato
realizzato per i Borghese, che vediamo qui riunito eccezionalmente nei pochi
oggetti giunti fino a noi.
Cenni biografici su Luigi Valadier
Luigi Valadier nasce nel 1726 da Andrea, argentiere francese stabilitosi pochi anni prima a Roma, dove aveva raggiunto notevole fama. Erede nel 1759
dell'attivit� del padre, Luigi si afferma presto per l'innovazione della sua arte.
Egli � l'interprete per eccellenza di quel momento cruciale del Settecento dal
quale sono scaturiti i valori della modernit� fondati sullo studio e sulla conoscenza della civilt� antica squisitamente romana. Una conoscenza che Valadier
trasmette come gusto, come diffusione evocativa dell'erudizione archeologica, e che traduce quegli ideali di moralit� e austerit� propri al mondo antico e
romano nella concretezza dei materiali di massima preziosit� con cui esaudiva
la richiesta di fasto abitativo dei nuovi committenti.
Risalgono gi� al 1759 i primi lavori eseguiti per i Borghese: il rifacimento della cappella di famiglia in Santa Maria Maggiore e di quella del SS. Sacramento in
Laterano. Da quel momento l�artista presta la sua opera per la famiglia per oltre
un venticinquennio, fino alla sua morte avvenuta nel 1785.
Il lavoro di Valadier qualifica infatti le grandi imprese decorative e di rinnovamento del Palazzo di citt� e della Palazzina presso Porta Pinciana volute dal
principe Marcantonio IV Borghese.
Il Museo custodisce capolavori dell'artista
come l�Erma di Bacco e la coppia di Tavoli dodecagonali; suoi sono inoltre i preziosi dettagli ornamentali che qualificano il camino della Sala XVI della Galleria e le quattro colonne in granito e bronzo dorato ora esposte nella Sala XIV.
Se la committenza Borghese costituisce il filo conduttore dell'attivit� di
Valadier, il rango e il numero dei committenti rivelano lo straordinario successo della sua carriera, evidenziando la vastit�, l�originalit� e l'impronta internazionale della sua produzione, che la mostra rappresenta con splendide
testimonianze.
Oltre alle opere la mostra accoglid'A due totem multimediali dedicati ai
Luoghi di Luigi Valadier a Roma, attraverso i quali sar� possibile ripercorrere
siti, chiese, palazzi e ambienti significativi per la vita, la produzione e la storia dell'artista. Un invito a trasferire questo percorso virtuale nella realt�, per
comprendere meglio quel Valadier romano, artista nella più splendida e moderna Villa di delizie della citt� eterna e allo stesso tempo regista di un gusto
internazionale che da Roma partiva per diffondere uno stile ricercato e imitato
in tutta Europa.
Il Catalogo della mostra, edito da Officina Libraria, � a cura di Geraldine Leardi.
L�esposizione � sostenuta da FENDI partner istituzionale della Galleria Borghese, da Intesa Sanpaolo, title sponsor, e ha ricevuto il contributo della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti.
Orari: dal martedì alla domenica
dalle 9.00 alle 19.00.
Ultimo ingresso alle 17.00.
Biglietti: intero € 20 + € 2 di prenotazione obbligatoria. Ridotto € 9 + € 2 di prenotazione obbligatoria per cittadini fra i 18 e 25 anni dell’Unione Europea o non facenti parte dell’Unione Europea ma a condizione di reciprocità. Gratuito per minori di 18 anni.
Telefono: +39.06.8413979
Sito web: Galleria Borghese |