
Impressionisti segreti - Palazzo Bonaparte, Piazza Venezia, 5 - Roma
(Foto: Federico Zandomeneghi. Sul divano, 1885 - 1890 circa. Olio su tela, 44x87 cm. Collezione privata, Italia)
Mostra
in corso dal 6 ottobre 2019 al 8 marzo 2020
Una prima mostra inaugura un nuovo spazio culturale nel pieno centro di Roma; a Palazzo Bonaparte un'opportunità unica per ripercorrere la storia dell’Impressionismo tramite 50 capolavori di grandi artisti come Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri.
Comunicato Stampa della Mostra Impressionisti segreti
Dal 6 ottobre 2019 Roma si arricchisce di una doppia offerta culturale: l�apertura al pubblico di
Palazzo Bonaparte, spazio Generali Valore Cultura, che ospita la prima mostra sugli
�Impressionisti Segreti�, ovvero quei capolavori noti a tutti ma nascosti nelle più grandi collezioni
private del mondo.
Palazzo Bonaparte, splendido edificio barocco in Piazza Venezia che prende il nome da Maria
Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abit� fino al 1836. Da sempre utilizzato come
residenza privata, oggi diventa accessibile al pubblico grazie alla partnership tra Generali Italia e
Arthemisia.
Impressionisti Segreti, la prima mostra ospitata a Palazzo Bonaparte, � un�opportunit� unica per
ripercorrere la storia dell'Impressionismo tramite cinquanta capolavori di grandi artisti quali Monet,
Renoir, C�zanne, Pissarro, Gauguin e tanti altri, custoditi nelle più importanti collezioni private e
generosamente prestati solo per questa straordinaria occasione.
Un affascinante viaggio alla scoperta del movimento artistico più emozionante e coinvolgente della
storia dell'arte, tra fermo-immagini di una Parigi di fine Ottocento, seducenti ritratti di donne
dell'elite dell'epoca e pennellate di luce vibrante.
La cura della mostra � affidata a due esperte di fama internazionale: Marianne Mathieu, direttrice
scientifica del Mus�e Marmottan Monet di Parigi - sede delle più ricche collezioni al mondo di
Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, colui che ridefin� il ruolo
del mercante d�arte e primo sostenitore degli impressionisti.
La mostra Impressionisti Segreti � prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.
Gode del patrocinio del Ministero per i beni e le attivit� culturali e per il turismo,
dell'Ambasciata di Francia in Italia e della Regione Lazio. � realizzata in collaborazione con
l�Assessorato alla Crescita culturale � Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma
Capitale, ed � sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere
l�arte e cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio.
Special partner della mostra � Q8 che, dopo il sostegno alle mostre di Pollock ed Escher,
prosegue il suo impegno nella promozione dei valori legati alla cultura e all'arte.
La mostra Impressionisti Segreti fa parte del progetto �L�Arte della solidarietà, realizzato da
Susan G. Komen Italia e Arthemisia, insieme per portare bellezza anche nelle vite delle persone
meno fortunate.
l'iMPRESSIONISMO E IL PAESAGGIO
Nel 1874, un gruppo di artisti, in rivolta contro il gusto ufficiale, allest� la sua prima mostra in alcuni
locali messi a disposizione dal fotografo F�lix Nadar, al numero 35 di Boulevard des Capucines a
Parigi. Tra loro vi erano Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro, Edgar Degas,
Alfred Sisley, Berthe Morisot, Armand Guillaumin e Paul C�zanne. Il capofila del gruppo era
�douard Manet, nonostante le sue opere non furono mai esposte assieme a quelli di questi artisti.
Il pubblico rimase profondamente scioccato dai loro lavori e la critica si scaten� ma, malgrado il
cocente insuccesso, non si persero d�animo e, sostenuti da un piccolo numero di estimatori e
mercanti d�arte dallo sguardo visionario, portarono avanti con passione la maggiore rivoluzione
estetica dei loro tempi.
Ci� che sgoment� la critica dell'epoca e che poi decret� il successo di
questo stile pittorico furono le sue principali caratteristiche: la scelta di soggetti tratti dalla
quotidianit�; un�immagine chiara, luminosa e variopinta, liberata dai toni bituminosi e terrosi dei
pittori accademici; lo studio attento degli effetti della luce sugli esseri viventi e sulle cose e la
frammentazione della pennellata finalizzata a tradurre al meglio le vibrazioni atmosferiche. Gli
artisti che all'interno del gruppo si possono classificare come paesaggisti, cio� Monet, Pissarro,
Sisley e Guillaumin, abbandonano le vedute grandiose e piazzano il cavalletto davanti a scene
della vita vera, sovente ordinarie e più vicine alle loro realt�. l'impressionista si siede sulla riva di
un fiume in cui si riflette il cielo, dipinge la campagna, una scogliera assolata, osserva la vita
contadina, coglie il freddo pungente dell'inverno, scruta il percorso del sole. I paesaggi non sono
più dipinti in studio, ma direttamente all'aria aperta e la luce, l�aria, il gelo, il calore penetrano nei
quadri di questi artisti.
DIPINGERE LA VITA PARIGINA
Nell'Ottocento, gli artisti arrivavano a Parigi da tutto il mondo perch� la capitale francese era allora
la culla della vita culturale internazionale. Era qui che un giovane artista poteva farsi un nome,
ricevere una formazione, incontrare altri pittori e soprattutto ottenere il riconoscimento dei
collezionisti e dei mercanti d�arte. A Parigi, inoltre, avevano luogo le grandi mostre a cui accorreva
un pubblico interessato. In quell'�epoca di boom industriale, la citt� era anche sinonimo di
modernit�. Con il piano urbanistico del barone Haussmann, Parigi ampli� le sue arterie stradali ed
eleganti palazzi venivano eretti un po� ovunque. Di queste trasformazioni fu diretto testimone
Gustave Caillebotte che riport� sulla tela le immagini della folla nelle strade o nei viali, il trambusto
cittadino, osservati da un balcone o contemplati stando in piedi dietro la finestra di un confortevole
interno borghese. �douard Manet, Berthe Morisot ed Eva Gonzal�s sono gli artisti più parigini del
gruppo impressionista ma si allontanano dal tumulto cittadino per dipingere con sensibilità il loro
universo intimo, fatto di ritratti di familiari o di amici.
RENOIR, PITTORE DI FIGURE
Pierre-Auguste Renoir, al contrario di Monet, Sisley e Pissarro, � soprattutto pittore di figure e nei
suoi dipinti il paesaggio sostanzialmente un ruolo accessorio. Quando era ancora in vita, un
celebre critico d�arte ebbe a dire: �Dubito che un altro pittore abbia mai interpretato la donna in
maniera più seducente. Il pennello di Renoir, rapido e leggero, conferisce grazia, morbidezza,
naturalezza, rende trasparente la pelle, colora le gote e le labbra di un brillante incarnato. Le
donne di Renoir sono creature incantevoli��. In vita sua Renoir esegu� una cifra impressionante
di ritratti, circa duemila, costituiti essenzialmente da donne e bambini, accanto ai quali si sentiva
appagato e trovava la sua piena felicit�. Il pittore, proveniente da un ambiente molto semplice,
riusc� a crearsi un nome e guadagnarsi da vivere grazie alla commissione di ritratti di famiglia da
parte di clienti appartenenti alla grande borghesia o all'aristocrazia francese. Accanto a questi
ritratti di personaggi noti, Renoir dipinse un numero considerevole di figure anonime riproducendoli
a figura intera o a mezzo busto, in piedi o seduti, nell'atto di leggere o sognare, da soli o in gruppo,
e da ognuna di queste figure si percepisce il carattere e l'intimo modo di essere.
IL NEOIMPRESSIONISMO
Il 1886 � stato l�anno che ha segnato la fine dell'impressionismo. Una nuova generazione era
pronta a raccogliere il testimone. Quando, proprio nel 1886, i pittori impressionisti organizzarono la
loro ottava e ultima mostra collettiva, si affacci� un nuovo movimento artistico nato intorno a
Georges Seurat e Paul Signac, battezzato dal critico d�arte F�lix F�n�on, neoimpressionismo. Con
questo termine si fa riferimento a una tecnica pittorica che consiste, invece che nel non mescolare
i colori sulla tavolozza, nell'accostarli direttamente sulla tela sotto forma di piccole pennellate. In
questo modo i colori, isolati, si ricompongono a distanza sulla retina dell'osservatore. Alla mostra
del 1886, Seurat, la figura principale di tale corrente, present� il quadro Una domenica pomeriggio
sull'isola della Grande Jatte (The Art Institute of Chicago) che divenne il manifesto del nuovo
movimento. La tecnica neoimpressionista, scientifica e molto rigorosa, sedusse numerosi artisti tra
cui Signac, Th�o van Rysselberghe, Henri-Edmond Cross ed Emile Laug�. Dell'impressionismo
questi giovani artisti conservarono tuttavia diversi aspetti: la scelta di temi appartenenti alla vita
quotidiana, l�utilizzo del colore e soprattutto le variazioni della luce; ma la pennellata rapida e
istantanea degli impressionisti sembra quasi un�improvvisazione in confronto al rigore del segno
neoimpressionista ed � quindi nell'esecuzione che consiste l�evoluzione di questi artisti i quali, con
tanti piccoli puntini, produssero opere vibranti di luce.
Generali Valore Cultura
l'iniziativa � sostenuta da Generali Italia attraverso Valore Cultura, il programma per rendere
l�arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio. Con Valore Cultura, Generali Italia
promuove l�arte e la cultura su tutto il territorio italiano per avvicinare un pubblico vasto e
trasversale - famiglie, giovani, clienti e dipendenti - al mondo dell'arte attraverso l'ingresso
agevolato a mostre, spettacoli teatrali, eventi e attivit� di divulgazione artistico-culturali con lo
scopo di creare valore condiviso.
La mostra vede come hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville, del gruppo Rocco
Forte Hotels.
L�evento � consigliato da Sky Arte.
Catalogo edito da Arthemisia Books
Orari: dal lunedì al venerdì dalle
9.00 alle 19.00.
Sabato e domenica
dalle 9.00 alle 21.00.
Biglietti: iIntero con audioguida € 16: intero € 15; ridotto con audioguida € 14; ridotto € 13 per maggiori di 65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 11 a 18
anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti
(con documento); bambini con audioguida € 8; bambini € 7 da 4 a 11 anni non compiuti; scuole € 5.
Telefono: +39.06.8715111
Sito web: Palazzo Bonaparte |