Inge Morath. La vita. La
fotografia - Museo di Roma in Trastevere, Piazza Sant'Egidio, 1/b - Roma
(Foto: Inge Morath, Marylin Monroe sul set di "Misfits", Nevada, 1960)
Mostra
in corso dal 30 novembre 2019 al 19 gennaio 2020
Una mostra al Museo di Roma in Trastevere espone circa 140 fotografie e decine di documenti originali. in 12 sezioni che ripercorrono tutte le principali esperienze professionali e umane della Morath
Comunicato stampa della Mostra Inge Morath. La vita. La
fotografia
Nella lunga e intensa carriera di Inge Morath, non poteva
mancare Roma, la Citt� Eterna. Quando nel 1954 si reca per la prima volta nella Capitale, la
fotografa americana ha da poco iniziato a lavorare per l�agenzia Magnum. Ora Roma ospita
nel Museo di Roma in Trastevere la sua retrospettiva italiana: INGE MORATH. La vita. La
fotografia, aperta al pubblico dal 30 novembre al 19 gennaio 2020.
L�esposizione � promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale -
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Marco Minuz, Brigitte Bl�ml �
Kaindl, Kurt Kaindl. Organizzazione: Suazes, in collaborazione con Fotohof e Magnum
photos, e con il supporto di Z�tema Progetto Cultura. Catalogo: Silvana editoriale.
l'ingresso � gratuito per i possessori della MIC Card.
Il percorso espositivo si sviluppa in 12 sezioni che ripercorrono tutte le principali esperienze
professionali e umane della Morath, attraverso circa 140 fotografie e decine di documenti
originali. Compaiono anche immagini, realizzate da grandi maestri come Henri CartierBresson e Yul Brinner, che ritraggono Inge Morath in diversi momenti della sua carriera.
Viaggiatrice instancabile, poliglotta, donna dai poliedrici interessi e di profonda cultura,
Morath nasce a Graz, in Austria, nel 1923. Cresciuta in un ambiente colto e intellettuale,
studia lingue romanze all'universit� di Berlino e ama viaggiare. Non teme barriere culturali,
linguistiche o geografiche. La meta del suo primo viaggio in Italia � Venezia. Proprio nella
Laguna prende corpo la passione per la fotografia, quando Inge rivolge il suo obiettivo verso i
luoghi meno frequentati e i quartieri popolari della citt�, cogliendo le persone nella loro
quotidianit�. Un soggiorno più lungo, nell'autunno 1955, � dedicato agli scatti per il volume
illustrato �Venice Observedì della storica dell'arte Mary McCarthy.
A Roma, Inge ritorna invece nel 1960 per un lavoro su commissione: fotografare la bellissima
attrice e modella Rosanna Schiaffino, che immortala all'interno della sua abitazione romana.
Nei pochi anni che intercorrono tra i due momenti romani, Inge Morath si � ormai affermata. Il
suo sviluppo � stato graduale. Dopo l�esordio come traduttrice e scrittrice in Austria, aveva
iniziato a scattare nel 1952. L�anno successivo, grazie a Robert Capa, comincia a lavorare
per Magnum Photos a Parigi.
Il suo primo importante reportage, datato 1953, � dedicato ai �Preti operai�. � di questi anni
l'incontro con Henry Cartier-Bresson, con cui inizia un sodalizio decennale che ne segnd'A
l�esistenza. Proprio nel 1960, l�anno del ritratto di Rosanna Schiaffino, Inge accompagna
infatti Cartier-Bresson a Reno, per lavorare sul set de Gli Spostati, pellicola con Marilyn
Monroe e Clarke Gable diretta da John Huston. Qui scatta uno dei suoi più bei ritratti: una
Marilyn quasi scomposta che sola, lontana dal set, prova dei passi di danza. Durante le
riprese Inge conoscd'A lo scrittore e drammaturgo Arthur Miller, sceneggiatore della pellicola,
che diventd'A suo marito nel 1962.
Che si trattasse di celebrit� o di gente comune, di singole persone o di comunit�, le sue sono
immagini che sanno cogliere le intimit� più profonde dei soggetti. Riesce a fissare l�anima di
grandi artisti � da Henri Moore, a Alberto Giacometti, Jean Arp, Pablo Picasso � e di scrittori
come Andr� Malraux, Doris Lessing, Philip Roth e celebrit� come Igor Stravinskij, Yul
Brynner, Audrey Hepburn, Marilyn Monroe, Pierre Cardin, Fidel Castro. Immortala l�anima dei
luoghi. Imperdibili le sue foto della casa di Boris Pasternak, della biblioteca di Puskin, della
casa di Cechov, degli studi di artisti permeate dallo spirito delle persone che vi avevano
vissuto.
Inge Morath � stata, soprattutto, una viaggiatrice. Nel corso della sua carriera ha realizzato
reportage fotografici in Spagna, Medio Oriente, Stati Uniti, Russia e Cina, tutti preparati con
cura maniacale. La sua conoscenza di diverse lingue straniere le ha permesso di analizzare
in profondit� ogni situazione e di entrare in contatto diretto e profondo con la gente.
Preparazione, conoscenza, empatia. Cos� pu� giungere al momento magico, quello della
�chiusura dell'otturatore. Un momento di gioia, paragonabile alla felicit� del bambino che in
equilibrio in punta di piedi, improvvisamente e con un piccolo grido di gioia, tende una mano
verso un oggetto desiderato.�
Orari: da martedì a domenica
dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude un'ora prima). 24 e 31 dicembre dalle 10.00 alle 14.00. Chiuso lunedì,
1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre. Gratuito per i residenti di Roma e della Città Metropolitana la prima domenica di ogni mese.
Biglietti:
intero € 6, ridotto € 5.
Telefono: 060608
(tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00).
Sito web: Museo
di Roma in Trastevere |