Arco di Costantino - Piazza del Colosseo e Via di San Gregorio
- Roma
L'Arco di Costantino è un arco trionfale che si erge nei pressi del
Colosseo e del Foro Romano e che commemora la vittoria di Costantino su Massenzio con la Battaglia di Ponte Milvio (27 ottobre 312 d.C.).
Biglietti disponibili: biglietto salta fila, biglietto salta fila + visita arena, biglietto salta fila + visita guidata, biglietto salta fila + carcere mamertino.
– eviti ore di coda per visitare il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino.
– il biglietto è aperto e valido 2 giorni.
– il biglietto è valido dal giorno dopo l'acquisto.
– puoi percorrere gli stessi passi dei gladiatori per entrare nell'Arena
del Colosseo.
Architettura e statuaria dell'Arco di Costantino
L'Arco possiede una notevole importanza in quanto reca decorazioni di età
diverse dell'Impero Romano: le statue dell'attico in fronte sono di epoca
traianea mentre i bassorilievi sono del tempo di Marco Aurelio; i tondi
sopra agli archi inferiori sono del tempo di Adriano, i capitelli corinzi sono di epoca antonina. Costantino, saccheggiando i monumenti di Roma per
il suo trionfo, involontariamente creò un monumento - fortunatamente
giunto a noi integro - che è la sintesi di differenti epoche e stili
decorativi dell'antica Roma.
Di epoca costantiniana sono invece gli archivolti del fornice centrale.
L'arco è a tre fornici dei quali il centrale possiede un altezza
maggiore (11,45 m). L'arco ha un altezza di 21 metri, una larghezza di 25,9 metri, una profondità
di 7,4 m.
La sua architettura ricorda molto l'Arco trionfale di Settimio Severo posto
nel Foro Romano avendo i tre fornici inquadrati da colonne sporgenti poste su alti plinti.
Iscrizione dell'Arco di Costantino e traduzione
Dal lato opposto al Colosseo campeggia sull'attico in centro sopra al fornice
maggiore la seguente iscrizione commemorativa:
IMP(eratori) · CAES(ari) · FL(avio) · CONSTANTINO ·
MAXIMO
P(io) · F(elici) · AVGUSTO · S(enatus) · P(opulus)
· Q(ue) · R(omanus)
QVOD · INSTINCTV · DIVINITATIS · MENTIS
MAGNITVDINE · CVM · EXERCITV · SVO
TAM · DE · TYRANNO · QVAM · DE · OMNI
· EIVS
FACTIONE · VNO · TEMPORE · IVSTIS
REM-PUBLICAM · VLTVS · EST · ARMIS
ARCVM · TRIVMPHIS · INSIGNEM · DICAVIT
All'imperatore Cesare Flavio Costantino Massimo, Pio, Felice Augusto, il
Senato e il popolo romano, poiché per ispirazione della divinità
e per la grandezza dello spirito con il suo esercito tanto dal tiranno quanto
da ogni sua fazione allo stesso tempo vendicò con giuste armi lo
Stato, dedicarono un arco insigne per trionfi.
L'espressione instinctu divinitatis ("per ispirazione della divinità") posta nella terza riga è oggetto da tempo di discussione tra gli studiosi riguardo alla posizione dell'imperatore nei confronti della religione cristiana. Si tratta forse di un'espressione volutamente velata, scelta da Costantino per mantenere ancora una certa equidistanza tra l'antica religione di stato e il Crisitianesimo.
La storia dietro all'Arco di Costantino
Quando Diocleziano trasferì la capitale dell'Impero a Nicomedia una
divisione del potere divenne necessaria per rimanere più vicini ai
confini sempre meno sicuri a causa delle continue incursioni dei Barbari.
Per questa ragione fu nominato Augusto di Milano Massimiamo mentre Diocleziano tenne il titolo di Augusto per le province orientali. Ogni Augusto nominò
poi due Cesari: Galerio fu il Cesare di Diocleziano a Mitrovizza,
Costanzo Cloro fu il Cesare di Massimiano a Treviri. I due Augusti mantennero
la promessa di abdicare dopo venti anni di governo e passare il potere ai
Cesari. Diocleziano si ritirò a Spalato a "curare il suo orto
e le sue galline" - in un castello che oggi è il centro storico di Spalato - fino alla sua morte avvenuta giusto in tempo per
vedere la fine della pace e l'inizio della guerra civile.
Secondo la disposizioni di Diocleziano e Massimiano, Costantino e Massenzio, figli rispettivamente di Costanzo Cloro e Massimiano, avrebbero dovuto subentrare come cesari di Costanzo e Galerio, ma questi ultimi non li scelsero, optando per Massimino e Severo.
Con la morte di Costanzo il 25 luglio 306, suo figlio Costantino si fece
proclamare imperatore dalla truppe di stanzia in Britannia; mentre a Roma
assunse il potere Massenzio, figlio dell'ex-augusto Massimiano. Allora Galerio,
Augusto d'Oriente, intervenne offrendo a Costantino di riconoscerlo solo
come cesare e proclamò augusto Flavio Severo, che in quel momento
era il cesare d'Oriente. Così Flavio Severo marciò in Italia
contro Massenzio ma soffrì la diserzione delle sue truppe le quali
avevano in maggior parte servito sotto il padre di Massenzio, Massimiano. Severo allora fuggì a Ravenna dove fu assediato da Massimiano.
A questo punto ritornato sulla scena, Massimiano si riprese il titolo di augusto verso la fine del 306 e aiutò la ribellione di suo figlio Massenzio in Italia.
In seguito Severo accettò una resa e fu trattenuto
come ostaggio fino a quando Galerio giunse in Italia con un suo esercito e Massenzio quindi ordinò la morte di Severo.
Vista l'intricata situazione Diocleziano indisse insieme al suo successore Galerio il Concilio di Carnunto nel novembre 308, obbligando Massimiano a rinunciare al titolo. Il risultato fu opposto e Massimiano all'inizio del 310 cercò di sottrarre il titolo imperiale a Costantino riscuotendo però l'appoggio di pochi. Catturato da Costantino a Marsiglia si suicidò nell'estate di quell'anno per ordine di Costantino.
La morte di Galerio per malattia nel 311 lasciò sul campo solo due rivali: Massenzio e Costantino.
Il 28 ottobre del 312 d.C. i due eserciti comandati da Costantino e Massenzio
si affrontarono vicino a Roma e Costantino ebbe la famosa visione in cielo
della croce che riportava l'iscrizione in hoc signo vinces (in
questo segno vincerai). Costantino allora fece disegnare la croce sui suoi
vessilli e riuscì a vincere la Battaglia di Ponte Milvio per la presa
del potere.
Questa vittoria fu celebrata il 25 luglio 315 d.C. con l'inaugurazione da
parte del Senato di questo arco, ancora molto ben tenuto ai giorni nostri,
di fronte al Colosseo.
La cosa anomala è che niente in questo arco ricorda l'influenza di
Cristo per le sorti della battaglia; questo dice molto sulla conversione
di Costantino alla religione cristiana. Infatti, se è vero che egli
cambiò la religione dell'Impero con il suo famoso editto che rese
il cristianesimo religione di stato, è anche vero che accettò di essere battezzato solo
sul letto di morte.
Informazioni utili per la visita
Stile: Romano Imperiale con decorazioni di epoca traianea,
aureliana, adrianea, antonina, costantiniana.
Edificazione: 315 d.C.
Biglietti: il monumento è visitabile senza biglietto. |
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