Incertezza - Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale,
194 - Roma
(Foto: �F.Cuicchio/Asimmetrie/INFN)
Mostra in corso dal 12 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022
Al Palazzo delle Esposizioni un progetto declinato con tre diversi punti di vista esplora un tema centrale della cultura contemporanea: l’incontro fra arte, scienza e società.
Comunicato Stampa della Mostra Tre stazioni per Arte-Scienza
Dall'11 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022 il Palazzo delle Esposizioni di Roma
ospitd'A �Tre stazioni per Arte-Scienza�, un ampio progetto, declinato attraverso tre diversi punti di
vista: quello storico (La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una citt�), quello artistico (Ti
con zero), e quello della fisica e della ricerca scientifica (Incertezza. Interpretare il presente,
prevedere il futuro).
Come gi� sperimentato nel corso dei programmi degli ultimi anni, l'intento dell'Azienda Speciale
Palaexpo � quello di promuovere la partecipazione di diversi pubblici, la commistione tra diversi
saperi, il superamento dell'idea stessa di �mostra� verso un�esperienza che coniughi gli aspetti
espositivi con quelli pedagogici e performativi. Per questo motivo le mostre saranno accompagnate
da un ampio programma di laboratori, conferenze, eventi e rassegne cinematografiche, nonch� da
un ricco palinsesto digitale.
La rassegna, promossa da ROMA Culture, � ideata e organizzata dall'Azienda Speciale
Palaexpo con la collaborazione di numerose istituzioni pubbliche, tra le quali INFN Istituto Nazionale
di Fisica Nucleare cui si deve l'intera progettazione della mostra �Incertezza�; mentre per la
realizzazione di �La scienza di Roma� � stato fondamentale il supporto del Polo museale della
Sapienza Universit� di Roma.
Il progetto nel suo insieme � nato dal desiderio di intervenire nel dibattito contemporaneo sul
rapporto tra scienza e società che cambiamenti climatici e pandemia hanno reso di primaria
importanza. Con �Tre stazioni per Arte-Scienza�, il Palazzo delle Esposizioni intende fare mostra
della possibilità che metodi e istanze, diverse e separate, determinino non soltanto punti di contatto,
ma nuovi territori di esperienza, di formazione, di crescita, di riflessione. Si parte metaforicamente
dall'idea di �stazione�, proprio perch� sembra paradigmatica la sua trasformazione dal movimentoprogresso della stazione ottocentesca, luogo di incontro e di socialit�, alle stazioni di ricerca dove
gli scienziati si fermavano per fare osservazioni ed esperimenti, fino alle stazioni spaziali,
avamposto tecnologico dell'umanit� nel cosmo, fino alle nuove forme di �stasi� contemporanee
necessarie: quarantena, lavoro da casa e altre.
Una tale trasformazione dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che il sapere non pu� fondarsi
n� sulle certezze n� sulle separazioni disciplinari, ma pu� invece mantenersi nella dimensione della
ricerca che � il luogo mobile e potenziale, incerto e libero, dove si incontrano la scienza e l�arte.
Incertezza.
Interpretare il presente, prevedere il futuro
a cura di INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Vincenzo Barone, Fernando Ferroni,
Vincenzo Napolano, Antonella Varaschin
La categoria dell'incertezza permea la visione scientifica moderna, e in particolare proprio quelle
scienze che siamo soliti chiamare �esatte�. Le nostre informazioni sul mondo, infatti, sono frutto di
osservazioni e misure che hanno sempre un margine di incertezza. Questo pu� essere valutato e
ridotto, ma mai eliminato del tutto, perch� trae origine da fluttuazioni casuali che accompagnano
inevitabilmente i fenomeni naturali e le nostre stesse procedure osservative.
A partire dal Settecento, gli scienziati hanno scoperto come imbrigliare il caso attraverso la logica e
la probabilità. Grazie allo sviluppo di metodi matematici e statistici che incorporano l'incertezza
relativa ai singoli elementi di un insieme e la superano nella descrizione collettiva, la scienza ha
acquisito la capacit� di descrivere e prevedere il comportamento quantitativo di sistemi naturali e
umani sempre più complessi. La rivoluzione quantistica, poi, ha mostrato come il caso si annidi
anche al livello dei costituenti fondamentali del mondo fisico.
Ma l'incertezza non � solo un concetto scientifico: � anche un aspetto centrale della nostra
esistenza. I rapidi cambiamenti in atto e, in modo ancor più dirompente, gli effetti sulla nostra vita
della attuale pandemia hanno reso pervasivo e persistente il tema dell'incertezza, collocandolo al
centro degli sforzi di interpretazione della contemporaneit�.
La mostra �Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro� illustra alcune delle molteplici
sfaccettature dell'idea di incertezza, e i modi in cui la scienza fa i conti con essa. Il percorso narrativo
si snoda attraverso concetti e temi come quelli di misura, probabilità, caos, simulazione, previsione,
grazie a oggetti scientifici come la sfera di silicio utilizzata per ridefinire le unit� di misura campione,
strumenti di alta tecnologia come gli specchi dell'esperimento Virgo che ha osservato le onde
gravitazionali, opere storiche, con testi di Cardano, Galileo, Fermi, Majorana, de Finetti, proiezioni
e installazioni interattive e multimediali dedicate ai concetti fondamentali della meccanica
quantistica, al destino del nostro universo, ma anche ai modelli per le previsioni meteorologiche e
agli algoritmi utilizzati per costruire i nostri profili di consumatori.
Dalla consapevolezza dell'ineluttabilità dell'incertezza scaturisce la necessit� di ripensare e
valorizzare le idee e gli strumenti che ci permettono di comprenderla e di governarla, interpellando
la scienza, l�arte e la cultura a ogni livello.
Gli ambienti delle tre mostre sono stati ideati dallo studio Formafantasma � Simone Farresin e
Andrea Trimarchi � due artisti e designer italiani con base a Milano e Rotterdam. Inseriti nel 2011
dal �New York Times� tra i designer più influenti per il decennio successivo, sono stati insigniti nel
2020 Designer of the Year al Dezeen Awards.
Le mostre di Palazzo delle Esposizioni sono promosse da ROMA Culture (culture.roma.it).
Biglietti: intero € 10; ridotto € 8.
Informazioni: +39.06.39967500 (dal
lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle
18.00. Sabato dalle 9.00 alle 14.00).
Sito web: Palazzo
delle Esposizioni |